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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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De Angelis Livio, Tesoriere Alfonso, Arzano Silvia, Vanzo Cinzia, De Santis A. Gestione preospedaliera del paziente traumatizzato dal territorio all’ospedale di afferenza. Emergency oggi 2009;15(8):8–11. 
Added by: Roberta Basile (06/04/2010, 13:39)   
Resource type: Journal Article
BibTeX citation key: DeAngelis2009
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Categories: Infermieristica specialistica
Subcategories: Infermieristica in area critica
Keywords: Politraumi
Creators: Arzano, De Angelis, De Santis, Tesoriere, Vanzo
Publisher:
Collection: Emergency oggi
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Abstract
La maggior parte delle morti da trauma avvengono durante le prime due ore dall’evento. Il soccorso preospedaliero ha l’obiettivo di trasportare il paziente nel minor tempo possibile presso il Centro più adatto alla patologia del caso, assicurando la sopravvivenza attraverso l’applicazione corretta dell’approccio ABCDE.
A. Garantire la pervietà delle vie aeree. Risulta essere la priorità assoluta in quanto l’ostruzione delle vie aeree comporta la morte in pochi minuti. L’intubazione rappresenta la manovra per eccellenza al fine di garantire il giusto scambio di ossigeno e anidrite carbonica, anche se risulta essere una manovra molto complicata di fronte ai pazienti traumatizzati, per l’impossibilità di iperestendere il capo e per i possibili traumi facciali.
B. Ventilazione ed ossigenazione. Oltre per l’ostruzione delle vie aeree, l’insufficienza respiratoria si può verificare per altri motivi, la causa più frequente è il pneumotorace. Cercare di risolvere il pneumotorace attraverso una puntura evacuativa è di vitale importanza.
C. Correzione dell’ipotensione e controllo dell’emorragie. E’ importante valutare la presenza di emorragie. La tecnica più efficace per controllare un’emorragia è quello di esercitare una pressione diretta sul focolaio emorragico, contemporaneamente garantire l’infusione di liquidi, più comunemente usati i cristalloidi.
D. Valutazione della situazione neurologica. Il sistema più utilizzato è la valutazione attraverso la Scala di Glasgow.
E. Esposizione dei diversi distretti corporei. E’importante garantire una protezione termica e rimuovere abiti bagnati.
(A cura di Roberta Basile).
Added by: Roberta Basile  
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