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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma

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Bossi A., Abetti P. Gestione del rischio in ospedale. Risk management: il modello secondo il d.lgs. 626/94. Rischio Sanità 2004(13):22–29. 
Added by: Claudia Onofri (13/12/2010, 23:30)   Last edited by: Claudia Onofri (05/11/2011, 17:36)
Resource type: Journal Article
BibTeX citation key: Bossi2004
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Categories: Infermieristica clinica, Legislazione, Management
Subcategories: Legislazione sanitaria, Risk management, Sicurezza
Keywords: Risk management
Creators: Abetti, Bossi
Publisher:
Collection: Rischio Sanità
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Abstract
L’articolo espone il problema della sicurezza in ambiente ospedaliero, e presenta una breve introduzione storica, a partire dagli studi di Henry Fayol sull’organizzazione del lavoro alla nascita, negli anni Ottanta, dell’American society for healthcare risk management, a causa delle ricadute legali ed economiche del danno e per il prolungamento dei tempi di degenza. La sicurezza in ospedale riguarda tutti coloro che, a diverso titolo, hanno relazioni con il contesto clinico: ciò obbliga le aziende ad adeguarsi inderogabilmente alle normative di sicurezza, obiettivo raggiungibile se inserito nei programmi generali dell’impresa. Il d. legisl. n.626/94 vede i lavoratori come soggetti attivi e partecipi al miglioramento della sicurezza e della salute sul luogo di lavoro e introduce il concetto di sorveglianza sanitaria a tutela del personale. Nell’ambito del controllo dei rischi, i programmi di risk management servono per riconoscere il rischio e gestirlo, quando non ne è possibile l’eliminazione; fondamentali si rivelano l’adozione di protocolli e procedure per la definizione delle azioni che si svolgono nella struttura, la valutazione dei rischi connessi all’esercizio di tali attività e la loro gestione, l’informazione e la formazione del personale. L’errore sanitario può realizzarsi ogni fase della prestazione, incidendo in modo rilevante sui costi di degenza, nell’epoca dell’aziendalizzazione delle strutture sanitarie e della necessaria responsabilizzazione di ogni operatore.
(A cura di Claudia Onofri).
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