Indice della
Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Bagnasco Annamaria, Vignolo Giovanna, D'Addeo Alessandro, Grugnetti Annamaria, Calza Simona, Maricchio Rita, et al.. La cultura della sicurezza del paziente: un'indagine nell'area oncologica. L'infermiere 2013;LVII(2):17–26. 
Added by: Antonella Punziano (23/08/2013, 12:02)   Last edited by: Antonella Punziano (10/03/2024, 16:21)
Resource type: Journal Article
BibTeX citation key: Bagnasco2013
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Categories: Infermieristica clinica, Management
Subcategories: Risk management, Sicurezza
Keywords: Risk management
Creators: Bagnasco, Calza, D'Addeo, Grugnetti, Maricchio, Sasso, Vignolo
Publisher:
Collection: L'infermiere
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Abstract

(Trascritto dall’articolo).
In tutto il mondo sta assumendo sempre maggiore importanza la cultura della sicurezza e la necessità di conoscere l’ambiente in cui si inserisce. Il questionario Hospital Survey on Patient Safety Survey Culture (HSOPSC) è uno strumento efficace nel descrivere il livello di consapevolezza della cultura della sicurezza. In questo studio questo questionario è stato utilizzato, nella versione validata in italiano, per valutare la cultura della sicurezza in ambito oncologico presso l’Azienda ospedaliera universitaria San Martino, Istituto nazionale per la ricerca sul cancro di Genova. Il questionario HSOPSC è stato distribuito a un campione di infermieri e operatori socio sanitari volontari (n = 160) che operano nell’area oncologica dell’Azienda ospedaliera universitaria San Martino. I dati raccolti sono stati analizzati tramite il software Statistical Package for the Social Sciences (SPSS), versione 17. I risultati mostrano un quadro positivo della cultura della sicurezza del paziente nella struttura: capacità di lavoro di squadra; corretta gestione e promozione della sicurezza da parte sia degli operatori sia dei superiori; una buona e aperta comunicazione e regolare segnalazione dell’errore. Sono state individuate incertezze o criticità riguardanti: il ruolo e il supporto dell’amministrazione ospedaliera; la discussione a posteriori dei cambiamenti messi in atto o attività preventive dell’errore; la paura di ricadute negative, in seguito alla segnalazione dell’errore, sia a livello personale sia a livello professionale; la cooperazione tra unità diverse e i cambi turno. Gli aspetti critici trovati tuttavia non sembrano aver influito negativamente sui pazienti. E’ stato dimostrato che anche quando i processi sono ben progettati si possono verificare condizioni tali da permettere che vengano commessi degli errori. La letteratura evidenzia che gli operatori sanitari, attraverso l’esperienza maturata nell’analisi delle cause degli errori, sono in grado di sviluppare una capacità di gestione degli errori stessi; in questo la formazione riveste un ruolo fondamentale nel facilitare lo sviluppo di una cultura positiva dell’errore adeguata al contesto in cui viene vissuta. Lo studio ha messo in luce i possibili punti di forza e di debolezza della cultura della sicurezza del paziente di una struttura. Servono ulteriori studi multicentrici che coinvolgano più profili professionali; il presente studio può fungere da modello di riferimento e di partenza.


  
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