Indice della
Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma

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Gorini Giuseppe, Ameglio Matteo, Martini Andrea, Bosi Sandra, Laezza Maurizio. Volume di prestazioni erogate dai Centri antifumo italiani e loro caratteristiche predittive di successo nei tentativi per smettere effettuati dai fumatori afferenti. Epidemiologia & Prevenzione 2013;37(4-5):263–270. 
Added by: Mauro Iossa (17/02/2014, 11:00)   
Resource type: Journal Article
BibTeX citation key: Gorini2013
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Categories: Igiene, Metodologia dell'assistenza infermieristica, Strutture sanitarie
Subcategories: Distretti, Epidemiologia, Malattie cronico-degenerative, Relazione di aiuto
Keywords: , Consultori, Educazione sanitaria, Promozione della salute
Creators: Ameglio, Bosi, Gorini, Laezza, Martini
Publisher:
Collection: Epidemiologia & Prevenzione
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Abstract
(Trascritto dall’articolo).
OBIETTIVO: valutare le differenze di afferenza ai Centri antifumo a prevalente trattamento individuale (CAFi) e a prevalente trattamento di gruppo (CAFg) e le caratteristiche predittive di successo, in base al tipo diCAF, alla terapia somministrata, a 5 punteggi relativi aiCAF: di struttura (S), di personale (P), di sviluppo di una rete locale con altri operatori del tabagismo (R), di valutazione iniziale del fumatore (V), e a 3 componenti principali delle caratteristiche dei CAF.
DISEGNO: inchiesta a 19 CAF e ai fumatori afferenti con follow-up di 6 mesi.
SETTING E PARTECIPANTI: 1.276 fumatori da 19 CAF (664 afferenti a 7 CAFi, 612 a 12 CAFg) in 9 mesi consecutivi del 2008-2010.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: partecipazione agli incontri previsti; tassi di cessazione (percentuale di fumatori che dichiarano di aver smesso di fumare) alla fine del trattamento (TC0) e dopo 6 mesi (TC1).
RISULTATI: i CAFi, pur trattando un numero significativamente superiore di fumatori/mese (12, contro 8 dei CAFg), effettuano meno sessioni (7 vs. 9 dei CAFg) in 3mesi rispetto ai 2 dei CAFg. I CAFg presentano punteggi V superiori e P inferiori. I 4/5 dei fumatori dei CAFg e solo i 2/5 di quelli dei CAFi concludono l’iter terapeutico previsto. Considerando tutti i fumatori afferenti, iTC1 dei due CAF si equivalgono (36,6%); chi utilizza trattamenti farmacologici, chi è motivato e sicuro di smettere e chi non convive con fumatori ha maggiori probabilità di successo a 6mesi.
CONCLUSIONE: i punti su cui intervenire per aumentare l’afferenza ai CAF e migliorare i TC sono: per i CAFi, aumentare la ritenzione dei fumatori afferenti al protocollo terapeutico; per i CAFg, aumentare la capacità ricettiva; per tutti iCAF, aumentare l’utilizzo di farmacoterapia combinata con counseling individuale/di gruppo per sostenere l’astinenza alla fine del trattamento e dopo 6mesi.


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