(Trascritto dall’articolo).
Introduzione. L’immagine del seno è intimamente legata al concetto di femminilità; la neoplasia al seno può trasformarsi in simbolo di morte, segnando il corpo in modo permanente e visibile attraverso ferite che influenzano l’immagine corporea percepita. Scopo. Descrivere la dispercezione dell’immagine corporea nella donna con neoplasia al seno, i fattori correlati, gli effetti sulla qualità di vita e le implicazioni infermieristiche. Metodi. Revisione della letteratura con strategia di ricerca per termini MeSH sui principali database biomedici. Selezione e reperimento degli articoli rilevanti, analisi e sintesi dei contenuti emersi. Risultati. La neoplasia al seno e i trattamenti associati alterano l’aspetto fisico della donna e causano disturbi psicologici. Tra le sopravvissute, una su tre riporta problemi di immagine corporea che includono distorsioni della rappresentazione mentale del proprio corpo e dei pensieri e percezioni attuate nei confronti della propria esteriorità. La perdita del seno conduce la donna a una visione positiva di sopravvissuta ma anche alla difficile accettazione della malattia e delle sue conseguenze. Ciò è funzione di: autostima, età, tipo di intervento chirurgico, tempo intercorso dal trattamento, background culturale. Discussione. Per queste donne fondamentale è il raggiungimento della normalità e di un adeguato livello di autostima per ripristinare l’immagine corporea. Esse reclamano una nuova integrità fisica ed emotiva, ambedue distrutte dal trattamento. Gli infermieri devono mostrarsi sensibili a queste problematiche. Conclusioni. Il trattamento per la neoplasia al seno implica il mostrarsi al mondo come donne malate. L’autostima e il rispetto del proprio corpo si riacquistano con un lungo e difficile percorso di sofferenza, rielaborazione, maturazione e accettazione della nuova immagine corporea.