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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Balzan S. La stesura di un articolo scientifico: ecco come sopravvivere. AICO. Organo ufficiale dell'associazione italiana infermieri di camera operatoria 2019;31(3):79–86. 
Added by: Sandro Filardi (27/03/2020, 16:50)   
Resource type: Journal Article
BibTeX citation key: Balzan2019c
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Categories: Metodologia della ricerca, Scienze dell'informazione
Subcategories: Etica della ricerca, Letteratura scientifica, Progetti di ricerca
Creators: Balzan
Publisher:
Collection: AICO. Organo ufficiale dell'associazione italiana infermieri di camera operatoria
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Abstract
In questo articolo l’autore ci illustra le strategie migliori per la stesura di un articolo scientifico che definisce come un momento in cui il ricercatore si apre alla Comunità Scientifica. Il testo deve risultare sintetico, ma completo; scientifico, ma chiaro a tutti i lettori; avvincente, ma impeccabilmente realistico, che risulti utile, credibile e di qualità. Scrivere serve, pertanto, a trasmettere le nuove conoscenze emerse da una ricerca originale.
Il linguaggio scientifico: L’italiano è una lingua ricchissima purtroppo però gli editori sono molto severi in termini di stesura, al punto di obbligare all’impiego di un preciso numero di parole per talune parti o per il lavoro intero. Nella stesura in italiano, al contrario di quella inglese, si predilige la forma impersonale; espressioni di opinioni soggettive sono da evitare in modo più assoluto.
Il titolo e gli autori: Il titolo è il primo elemento responsabile nell’attrarre o meno l’utente nella lettura dell’articolo. Deve contenere al massimo il tema con il minor numero possibile di parole, soprattutto se è impiegato nell’indicizzazione. Gli autori sono coloro i quali hanno contribuito realmente al lavoro. In genere il primo sull’elenco è l’autore principale e l’ultimo il responsabile del laboratorio o del centro di riferimento.
L’abstract: L’abstract ha il compito di esporre in poche righe l’intero contenuto dell’articolo nella successione corrispondente: introduzione, obiettivo, materiali e metodi, risultati e discussione.
L’introduzione o razionale: L’introduzione apre all’argomento, l’autore sottolinea qui il perché ha scelto questa o quella direzione e ne spiega il motivo e l’importanza, ossia il razionale. Gli argomenti che si espongono nel razionale aiutano a mantenere il focus sull’obiettivo prefisso, evitando di vagare verso le molte direzioni verso cui una revisione della letteratura può portare. Nello scegliere la bibliografia, è bene avvalersi di produzioni scientifiche attualissime, soprattutto se si trattano argomenti in continua evoluzione e per i quali esiste moltissima letteratura al riguardo. Alcune riviste richiedono anche la redazione di un background che, a differenza dell’introduzione, contiene ciò che esiste già in letteratura sull’argomento trattato. Questa parte introduttiva, tutta, servirà in chiusura durante la discussione: l’autore dovrà collegare i dati introduttivi con i dati emersi durante lo studio condotto e metterli, così a confronto.
Materiali e metodi: La caratteristica principale di un lavoro scientifico è che sia riproducibile, e perché sia tale, il modo in cui esso è stato condotto dev’essere descritto in maniera completa e chiara. Perciò va fornito ogni dettaglio utile: quali materiali o mezzi sono stati scelti e come sono stati utilizzati.
I risultati: In questo paragrafo sono esposti tutti i dati ottenuti, in modo neutro e più limpido possibile
La discussione, ossia le conclusioni: In questa fase si tratta di confrontare gli elementi emersi con i dati di partenza descritti nell’introduzione -background, porre l’accento sui nuovi risultati trovati e stilare le conclusioni che ne derivano. Ogni conclusione deve derivare da un dato realmente ottenuto e documentato.  
Le citazioni bibliografiche: E’impensabile, nelle parti in cui si riportano citazioni che derivano da altri lavori scientifici, esprimere concetti di qualsiasi natura e importanza senza accompagnarli da un riferimento bibliografico; ciò farebbe sembrare l’affermazione un’opinione personale e non un report scientifico. Ci sono diversi stili da adottare per le citazioni ed i riferimenti bibliografici.
Riflessioni in chiusura: Prima di redigere un report del proprio lavoro di ricerca, è bene scegliere la rivista sulla quale s’intende pubblicare. Una buona strategia nel prepararsi a scrivere un articolo è leggerne diversi sovrapponibili al report che intendiamo scrivere, che siano di qualità, redatti con accuratezza ed imitarne la forma e lo stile.
(A cura di Sandro Filardi).
  
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