(Trascritto dall’articolo).

La diffusione di sistemi decisionali automatizzati potrebbe rappresentare un crocevia critico per la società del futuro. La tecnologia automatizzata potrebbe essere coinvolta in modo fattibile in decisioni con rilevanza morale e con importanti conseguenze etiche. Nel presente studio, 34 partecipanti hanno preso parte a un compito composto da dilemmi morali in cui i fattori dell’agente (umano vs. macchina) e il tipo di comportamento (azione vs. inazione) sono stati randomizzati. Sono state raccolte le risposte partecipanti in termini di valutazione della moralità, della coscienza, della responsabilità, dell’intenzionalità e dell’impatto emotivo del comportamento dell’agente, dei tempi di reazione (TR) e dei dati elettrofisiologici (EEG; in termini di power delle bande di frequenza delta, theta, beta, alfa e gamma). I dati hanno mostrato che i partecipanti applicano regole morali diversificate in base all’agente. Gli esseri umani sono considerati più morali, responsabili, intenzionali e consapevoli rispetto alle macchine. È interessante notare che la valutazione dell’impatto emotivo derivato dal comportamento morale è stata percepita come più severa per gli esseri umani, con TR inferiori. Per i dati EEG, è stata rilevata una maggiore potenza della banda gamma quando i partecipanti stavano valutando l’intenzionalità e l’impatto emotivo delle macchine, rispetto agli umani. È stata rilevata una maggiore potenza della banda beta nelle regioni frontali e fronto-centrali per la valutazione dell’impatto emotivo derivato dalla macchina. Inoltre, è stata riscontrata una attivazione temporale destra nel giudicare l’impatto emotivo causato dall’uomo. Infine, si è verificata una sincronizzazione di alfa generalizzata nell’area occipitale sinistra, quando ai partecipanti è stato richiesto di valutare la responsabilità derivata dai comportamenti di inazione. I risultati attuali hanno fornito la prova dell’esistenza di norme diverse nel giudicare il comportamento morale della macchina e degli agenti umani, indicando una possibile asimmetria nel giudizio morale a livello cognitivo ed emotivo.