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Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Bergesio Giorgio, Stradella Stefano, Bartolomeo Rinaldi, Vallana Vittoria. Medicina complementare: l’utilizzo del biofeedback nel trattamento delle cefalee. NEU 2022;41(4):34–42. Added by: Paola Gentili (5/21/23, 9:35 AM) Last edited by: Paola Gentili (5/21/23, 1:52 PM) |
Resource type: Journal Article BibTeX citation key: Bergesio2022 View all bibliographic details |
Categories: Medicina Subcategories: Medicine alternative Keywords: Cure complementari Creators: Bartolomeo, Bergesio, Stradella, Vallana Publisher: Collection: NEU |
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Abstract |
(Trascritto dall’articolo). INTRODUZIONE La cefalea primaria è un disturbo cronico, che accompagna il soggetto anche per tutta la vita con impatto peggiorativo sulla qualità dell’ esistenza. Diventa responsabile di gradi variabili di disabilità lavorative e familiari. La CTTH secondo l’IHS è definita come cefalea presente in media 15 o più giorni al mese per più di 3 mesi. L’applicazione della medicina comportamentale al trattamento richiede interventi non farmacologici, come il Biofeedback. Obiettivo dello studio è verificare l’efficacia di un training di BF in un campione di pazienti affetti da CTTH. MATERIALE E METODI Da gennaio a giugno 2022, è stata valutata l’efficacia di un training di BF in un campione di persone affette da CTTH (N=7). È stato sottoposto a 14 sedute di training, una volta a settimana. Per le valutazioni pre e post trattamento, sono stati utilizzati: valutazione clinico-anamnestica per la raccolta di informazioni, come la durata in anni della sintomatologia, il numero mensile di attacchi, la terapia profilattica e in attacco, questionario MIDAS per la valutazione della disabilità. Per l’analisi statistica, sono state adottate: distribuzioni di frequenza, percentuali e tabelle univariate. RISULTATI Confrontando i dati raccolti precedentemente il trattamento con quelli raccolti dopo la sua fine, è emersa una diminuzione delle variabili prese in considerazione nello studio. Si è osservata una diminuzione del 31% nel numero di attacchi, compresse assunte e giorni di indisposizione. DISCUSSIONE Il programma trimestrale di BF ha portato un miglioramento relativamente agli attacchi cefalgici, farmaci assunti e giorni di assenza dal lavoro. La frequenza della cefalea è la prima variabile diminuita significativamente con riduzione del numero di farmaci assunti e di giorni di indisposizione. Assumere meno farmaci significa minor rischio di effetti collaterali e di sviluppare cefalea da rimbalzo (MOH). I pazienti frequentemente sperimentano un deterioramento dell’autonomia a casa, al lavoro o a scuola, con impatto sociale ed economico negativo. CONCLUSIONE Il training di BF è risultato efficace per i pazienti affetti da CTTH e i risultati dello studio sono conformi a quelli espressi in letteratura. Il trattamento è ben tollerato e la maggioranza dei pazienti si dichiara soddisfatta. Sarebbe necessario effettuare follow-up per verificare la durata dei benefici ottenuti. La terapia farmacologia, dati i miglioramenti verificatisi, è stata ridotta nella maggioranza dei pazienti, così da evitare di incorrere in effetti collaterali e cefalea da rebound (MOH). |
Notes |
Bibliografia presente.
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