(Trascritto dall’articolo).
La cultura della sicurezza ha permeato nelle varie professioni sanitarie sin dai tempi della loro istituzione formale a livello universitario, seppure una “artigianale” approccio a tale tema era sempre stato oggetto di formazione ed educazione nelle scuole di formazione per professioni sanitarie. La legge 24 del 8/3/2017 nota come Legge Gelli- Bianco in tema di sicurezza delle cure ha finalmente istituzionalizzato l’obbligo di analisi e gestione degli eventi avversi in sanità attraverso la creazione e consolidamento delle strutture di gestione del rischio clinico sia nelle organizzazioni sanitarie pubbliche che in quelle private e nelle strutture sociosanitarie. Il sistema di segnalazione spontanea degli eventi avversi con e senza danno, noto come sistema di incident reporting and learning, cioè apprendere dall’errore, è ormai consolidato in molte organizzazioni sanitarie; manca il forte committment della teoria della non colpevolizzazione che stenta a decollare nella cultura organizzativa della sanità in Italia. L’infermiere attraverso il proprio sapere,sapere essere e sapere fare consolida da tempo il fabbisogno assistenziale con l’erogazione di cure sicure e compliant per il paziente e la persona assistita; nonostante questo il tema della prevenzione degli eventi avversi è diffusamente noto ma stenta a decollare in molte realtà del nostro paese. Il contenimento del rischio viene attuato attraverso la sua conoscenza e rilevazione; per questo motivo è importante avere dati tangibili e possibilmente in tempo reale. L’infermiere opera in ambito della prevenzione attraverso diversi approcci: educativo, istruttivo, di conoscenze e divulgativo. I sistemi di gestione del rischio in sanità riconoscono come stakeholders importanti proprio il personale addetto all’assistenza che nelle sue esplicitazioni rende cure più sicure mitigando gli effetti indesiderati di cambiamenti che possono a volte rappresentare degli ostacoli. Obiettivo dell’intervento del risk manager sanitario è quello di diffondere la cultura della segnalazione spontanea e dell’approccio sistemico agli eventi avversi promuovendo momenti di analisi multi ed interprofessionali finalizzati a capire le cause radici di un evento critico e disporre misure di mitigazione e gestione affinchè non accada più con le stesse modalità.