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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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De Lucia Paola, Lavia Barbara, Deroma Laura, Palese Alvisa. Ospedali magnete ed ospedali non magnete: effetti sui pazienti, sul personale infermieristico e sull'organizzazione. Revisione della letteratura. Assistenza infermieristica e ricerca 2008;27(4):210–216. 
Added by: Alessandro Pizzalla (19/09/2009, 08:35)   Last edited by: Alessandro Pizzalla (07/10/2010, 14:31)
Resource type: Journal Article
BibTeX citation key: DeLucia2008
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Categories: Management
Subcategories: Leadership, Organizzazione del lavoro
Creators: De Lucia, Deroma, Lavia, Palese
Publisher:
Collection: Assistenza infermieristica e ricerca
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Abstract
Nei primi anni 80, quando negli U.S.A. si registrava un’importante carenza infermieristica, stimata intorno al 14%, iniziò a nascere l’interesse di molti ricercatori nei confronti di alcuni ospedali che si contraddistinguevano per la capacità di attrarre, reclutare e trattenere gli infermieri. Questi ospedali, denominati successivamente Magnet Hospitals, costituirono l’oggetto principale di ricerca dell’American Academy of Nursing (AAN).
Obiettivo dell'articolo è descrivere le ricerche sugli ospedali magnetici ed identificare se i Magnet Hospital ANCC e gli Original Magnet Hospital, hanno risultati migliori sugli infermieri, sui pazienti e sull’organizzazione rispetto agli ospedali che non hanno questo riconoscimento.
Materiali e metodi.
È stata effettuata una revisione sistematica della letteratura. Tra gli studi identificati sono stati selezionati solo quelli che hanno confrontato ospedali Original Magnet (che rappresenta l’originaria classificazione) o Magnet Hospital ANCC (quella attuale) con Ospedali non magnete documentandone gli esiti:
a) sugli infermieri clinici Registered Nurses (RNs) e Licensed Pratical Nurses (PNs) indipendentemente dagli anni di esperienza clinica e dal numero di ore lavorate durante la settimana (full time o part time) escludendo gli studi che riportavano l’impatto sui ruoli manageriali (Chief Nurses) ed educativi (Nurse Educators);
b) sull’organizzazione (ad esempio turn over, sull’assenteismo);
c) sui pazienti ricoverati.
Sono stati inclusi studi pubblicati e non pubblicati. Sono stati analizzati tutti gli studi indipendentemente da disegno, lingua di pubblicazione e Paese di conduzione dello studio.
Risultati.
Gli esiti studiati sugli infermieri riguardano prevalentemente la soddisfazione lavorativa, la percezione di autonomia professionale, di controllo sulla pratica, di avere buone relazioni con i medici e supporto organizzativo da parte del coordinatore e della struttura. Sull’organizzazione prevalgono, invece, lo studio del turn over e delle assenze.
Gli esiti studiati sui pazienti riguardano prevalentemente la soddisfazione, la percezione di ricevere cure di qualità e la mortalità.
Conclusioni. Nonostante i numerosi articoli pubblicati sul tema, solo pochi studi hanno descritto la relazione tra magnetismo ed esiti organizzativi sul personale infermieristico e sui pazienti confrontando ospedali magnete e non. I pochi studi trovati sono molto eterogenei e basati sui modelli di ricerca sociale: documentano che gli ospedali riconosciuti come Magnete hanno migliori risultati.
Tuttavia, i problemi metodologici evidenziati suggeriscono l’esigenza di studi prospettici che descrivano l’effetto del magnetismo sul personale infermieristico e sui pazienti.
(A cura di Alessandro Pizzalla).
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