Indice della
Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Peron Paolo. La scelta del metodo per la misurazione della temperatura corporea nel paziente ricoverato in terapia intensiva: una revisione della letteratura. Professioni infermieristiche 2010;63(2):99–105. 
Added by: Tania Diottasi (21/03/2011, 10:59)   
Resource type: Journal Article
BibTeX citation key: Peron2010
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Categories: Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica
Subcategories: Infermieristica in area critica, Omeostasi, Percorso diagnostico-terapeutico ass. (PDTA)
Keywords: Procedure assistenziali, Temperatura corporea, Terapia intensiva
Creators: Peron
Publisher:
Collection: Professioni infermieristiche
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Abstract
(Trascritto dall’articolo).
Introduzione: la misurazione della temperatura corporea nel paziente di terapia intensiva è parte dell’assistenza infermieristica di routine e, il dato ottenuto, è discriminante per numerose scelte diagnostiche e terapeutiche.
Scopo: l’obiettivo di questo scritto è capire se esiste un metodo più adatto di altri da usare e consigliare nel paziente critico e conoscere le caratteristiche che fanno di tale strumento una sicurezza assistenziale.
Metodi: partendo dalla ricerca bibliografica effettuata su banche dati on line come Medline, Cochrane o Cinahl, sono stati selezionati e revisionati gli articoli pertinenti all’argomento rispettanti i criteri di inclusione prefissati.
Risultati: da molti anni diverse unità operative intensive hanno prodotto lavori riguardanti la scelta del metodo per il monitoraggio della temperatura corporea andando ad analizzare l’accuratezza e precisione dei presidi invasivi e non.
Conclusioni: la letteratura è concorde nel ritenere la temperatura rilevata in arteria polmonare, femorale, o brachiale il gold standard; non si esprime invece in modo del tutto unanime sulla scelta da fare in sua assenza: E’ supportato l’utilizzo, come prima alternativa, del catetere vescicale con sonda termica, in seconda istanza il termometro elettronico orale e quello timpanico. Non è invece raccomandato l’utilizzo del termometro a mercurio. Ulteriori studi sono comunque necessari per confermare quello che per ora è solo un consiglio per la pratica clinica assistenziale.
Added by: Tania Diottasi  
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