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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Lagna A, Zecca G. L’etica per una professione infermieristica a misura di uomo. AICO. Organo ufficiale dell'associazione italiana infermieri di camera operatoria 2011;23(2):153–171. 
Added by: Daniela Trinca (19/09/2012, 20:46)   
Resource type: Journal Article
BibTeX citation key: Lagna2011
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Categories: Etica
Subcategories: Etica infermieristica
Creators: Lagna, Zecca
Publisher:
Collection: AICO. Organo ufficiale dell'associazione italiana infermieri di camera operatoria
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Abstract
(Trascritto dall’articolo).
La figura stereotipata dell’infermiere come operatore sanitario di serie B è ormai lontana anni luce. Oggi egli è un professionista di livello europeo, scientificamente formato nell’università ed autonomo professionalmente, abilitato ad erogare un’assistenza generale infermieristica, dalla prevenzione alla cura delle malattie, dalla riabilitazione di malati e disabili alle cure palliative. Egli pianifica e gestisce l’intervento assistenziale infermieristico valutandone gli effetti, garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostiche e terapeutiche, interagisce con la persona prima ancora che con il paziente, svolgendo un compito delicato quanto determinante per il buon esito della cura, accompagna altresì verso una morte dignitosa quanti perdono la battaglia contro la malattia, ed infine lavora nel settore EBN (Evidence based nursing) come ricercatore.
La carenza di personale infermieristico nelle dotazioni organiche di gran parte delle strutture sanitarie sia pubbliche che private, pone questa figura al centro del mercato del lavoro con numerose richieste che non riescono ad essere soddisfatte. Infermiere, però, non è solo un’occupazione sicura; significa responsabilità verso l’uomo, verso la persona bisognosa, verso la collettività, verso la famiglia, e la stessa professione. Questa responsabilità consiste nell’assistere, nel curare e nel prendersi cura nel rispetto della vita, della salute, della libertà e della dignità dell’individuo. In quanto definita da valori che le sono propri, l’infermieristica come pratica ha una dimensione morale, quella che si inscrive nel suo stesso fine, l’uomo nella sua individualità e unicità.
Lo scenario in cui tutto questo si inserisce è complesso: in questi ultimi anni infatti, stiamo assistendo ad un cambio radicale di lettura e di interpretazione dei fenomeni legati alla responsabilità professionale. Le motivazioni sono da ascrivere ad un maggior livello culturale dei cittadini e alla maggior diffusione attraverso i mass media delle conoscenze mediche e sanitarie, fenomeno che ha comportato una crescente attenzione dell’autorità professionale degli operatori sanitari alle forme di tutela e di auto-tutela dell’assistito; alla progressiva necessità economica di far corrispondere l’uso delle risorse con il raggiungimento di risultati di qualità, fenomeno che comporta, per il professionista della salute, una responsabilità sia per le modalità con cui opera, sia per gli effettivi esiti della sua azione; al ruolo delle società scientifiche che, attraverso la diffusione di protocolli e linee guida, rendono l’attività professionale meno libera e più uniforme.
Inoltre, nella pratica clinica attuale, che sembra non essere più in grado di prescindere dalla conquistata dimensione tecnologica, è necessario non trascurare la riflessione etica, che non riguarda esclusivamente l’ambito medico, ma richiede un coinvolgimento interdisciplinare. Considerato il rilevante spessore etico della professione infermieristica, quindi, il professionista gioca un ruolo fondamentale sotto questa ottica, in tutti gli ambiti di cui la stessa professione si occupa: l’educazione sanitaria, la formazione, l’assistenza in ospedale o a domicilio, la ricerca e la sperimentazione, la salvaguardia della salute.
L’infermiere deve sapere, saper fare, saper essere. Prima di saper fare e saper essere c’è il sapere, la formazione, principale possibilità per ampliare le conoscenze, per migliorare l’assistenza erogata alla persona. Questo vale anche per l’etica: una corretta formazione etica che sproni e promuova un’adeguata mentalità per indurre nello studente e nel professionista la curiosità di quel sapere cha allarga gli orizzonti, il modo di vedere le cose e il modo di interpretarle, risulta essere la chiave per una professione in continua ascesa, moderna, senza confini, aperta a prospettive a tutto campo, come quella infermieristica.
Added by: Daniela Trinca  
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