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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma

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Schiavon Mario. Anche le prestazioni aggiuntive fanno previdenza. L'infermiere 2003;46(5):13–14. 
Added by: Mauro Iossa (23/09/2012, 22:41)   
Resource type: Journal Article
BibTeX citation key: Schiavon2003
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Categories: Economia sanitaria, Legislazione, Organizzazione delle professioni sanitarie
Subcategories: Legislazione sanitaria, Libera professione, Ordini delle professioni infermieristiche, Servizio sanitario nazionale
Creators: Schiavon
Publisher:
Collection: L'infermiere
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Abstract
Il tema dell’assoggettamento previdenziale delle prestazioni aggiuntive ha vissuto nel tempo diversi sviluppi. Il decreto legge n. 402 del 2001 ha previsto la possibilità per gli infermieri dipendenti di effettuare, al di fuori dell’impegno di servizio, prestazioni orarie aggiuntive, con trattamento fiscale e previdenziale dei relativi compensi assimilati alla libera professione. L’INPDAP (Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica) con l’informativa n.19 del 2002, afferma che i compensi derivanti da prestazioni aggiuntive non concorrono a formare l’imponibile contributivo e non sono assoggettabili alle ritenute previdenziali del lavoro subordinato. A mettere luce su tale questione è intervenuta la Cassa nazionale di Previdenza ed Assistenza in favore di IPASVI (Infermieri professionali assistenti sanitari e vigilatrici d’infanzia), che ha trasmesso tutto al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali richiedendo un parere in merito. Il parere è stato riscontrato positivamente con nota del 9 maggio 2003. Successivamente l’INPDAP ha dato indicazioni alle Aziende del SSN (Servizio sanitario nazionale) alla definizione delle somme erroneamente assoggettate a contribuzione in suo favore. Alla luce di tale evoluzione la cassa di Previdenza IPASVI si sta attivando per instaurare un rapporto diretto con gli Enti del Servizio sanitario nazionale interessati dal fenomeno delle prestazioni infermieristiche aggiuntive. E’ sua intenzione da un lato assicurare piena tutela all’infermiere che svolge le prestazioni aggiuntive, dall’altro minimizzare l’onere degli obblighi dichiarativi e contributivi conseguenti all’iscrizione alla Cassa.
(A cura di Mauro Iossa).
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