Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche
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| Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
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Bulgarelli Ketty, Penna Silvia, Tibaldi Laura, Lavalle Tiziana. Sicurezza del paziente: relazione di cura e informatizzazione del processo di somministrazione della terapia. NEU 2012;31(1):25–30. Added by: Simonetta Ugolini (02/04/2013, 21:54) |
| Resource type: Journal Article BibTeX citation key: Bulgarelli2012 View all bibliographic details  |
Categories: Infermieristica clinica, Management, Metodologia dell'assistenza infermieristica Subcategories: Continuità assistenziale, Percorso diagnostico-terapeutico ass. (PDTA), Risk management, Sicurezza, Sicurezza Keywords: , Procedure diagnostiche, Procedure terapeutiche, Risk management Creators: Bulgarelli, Lavalle, Penna, Tibaldi Publisher: Collection: NEU |
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| Abstract |
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(Trascritto dall'articolo). In questi ultimi anni il percorso normativo ha abolito definitivamente il mansionario e ha delineato il profilo di una professione infermieristica autonoma caratterizzata da una dottrina di presa in carico globale del paziente (processo di nursing). Nell’esercizio professionale dell’infermiere che è diventato il responsabile della giusta applicazione del progetto diagnostico-terapeutico, il processo di somministrazione del farmaco è una parte importante; nella ricerca di variabili strutturali capaci di influenzare positivamente l’intero processo assistenziale è stata introdotta una nuova metodologia di funzionamento del processo di prescrizione, somministrazione e gestione delle scorte, basata sull’implementazione informatica. OBIETTIVO: Il presente lavoro si propone di valutare le ricadute, in termini qualitativi e quantitativi, derivanti dall’introduzione dell’informatizzazione, sugli esiti assistenziali nel processo di nursing. CONCLUSIONE: Ricerche e studi sul campo hanno confermato i vantaggi in termini di sicurezza, economicità ed appropriatezza derivanti dal nuovo sistema di gestione del processo clinico del farmaco con influenza positiva anche sull’organizzazione. Tale sistema permette, infatti, all’intera equipe di ridefinire il percorso clinico-assistenziale garantendo centralità all’assistenza del paziente e una presa in carico globale di tutta la sua persona. Il tempo recuperato nel processo di somministrazione viene reinvestito in quelle azioni assistenziali omesse meglio conosciute come “cure perse”, andando così ad influire positivamente sugli esiti assistenziali. Le ricadute positive derivanti dall’utilizzo di tale tecnologia sull’intero sistema assistenziale ne rende giustificato e consigliabile l’uso, pur nella consapevolezza che, come spesso accade nell’applicazione pratica di nuove tecnologie, bisogna vincere le resistenze degli operatori che, di fronte a modifiche radicali del loro modo di lavorare, sviluppano una sensazione di insicurezza, di perdita di tempo e di energie sentendosi più garantiti da una pratica conosciuta e consolidata. Added by: Simonetta Ugolini |