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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Scaini R. Il processo di lavaggio dei dispositivi medici e del materiale telato. AICO. Organo ufficiale dell'associazione italiana infermieri di camera operatoria 2005;17(2):203–208. 
Added by: Daniela Trinca (24/08/2007, 17:26)   Last edited by: Daniela Trinca (25/06/2008, 16:59)
Resource type: Journal Article
BibTeX citation key: Scaini2005
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Categories: Igiene
Subcategories: Igiene e tecnica ospedaliera, Igiene e tecnica ospedaliera, Malattie infettive
Keywords: Infezioni correlate all'assistenza
Creators: Scaini
Publisher:
Collection: AICO. Organo ufficiale dell'associazione italiana infermieri di camera operatoria
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Abstract
La decontaminazione ai sensi del Decreto legge del 28 settembre 1990 ha come unico scopo la protezione dell’operatore da possibili contaminazioni accidentali derivanti da incidenti che possono presentarsi in particolare durante il lavaggio manuale degli strumenti. Terminato il tempo di contatto con la soluzione utilizzata il materiale viene risciacquato e smontato per la successiva fase di lavaggio che può essere eseguita con procedura manuale o meccanica. Il lavaggio manuale, effettuato con detergenti di comprovata efficacia, può essere supportato dall’uso di vasche ad ultrasuoni che migliorano, mediante onde sonore ad alta frequenza, l’azione del detergente. Non è possibile controllare le variabili del processo del lavaggio manuale: la temperatura dell’acqua, il tempo di immersione di tutti gli strumenti, l’uniformità dell’azione meccanica.
Il lavaggio meccanico consente invece di controllare tutte le variabili chimico-fisiche del processo, è ripetibile e standardizzabile e permette di ottenere una riduzione della contaminazione del dispositivo a un livello predeterminabile costante. Tale aspetto è un elemento fondamentale se si considera che un dispositivo è sterile quando vi è una probabilità su un milione che, al termine del processo, vi sia la sopravvivenza di microrganismi sul dispositivo, e ciò è più facilmente raggiungibile partendo da un livello basso di contaminazione del dispositivo.
In assenza di mezzi meccanici, per l'asciugatura devono essere utilizzati panni a basso rilascio di particelle e con un grado di pulizia elevato. Nel caso si utilizzi aria compressa, questa non deve superare i 0,5 bar.
Dopo l’asciugatura è opportuno procedere a un’ispezione dei dispositivi trattati per verificare la corretta rimozione dello sporco e valutare la necessità di una lubrificazione.
Il lavaggio della teleria utilizzata per l’allestimento del campo operatorio viene spesso effettuata in locali esterni e questo implica la difficoltà del controllo del processo. Si consiglia di controllare periodicamente la carica microbica prima della sterilizzazione e il residuo chimico dato dal detergente con test a campione.
(A cura di Daniela Trinca).
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