Indice della
Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma

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Porcile Gianfranco. Il Servizio sanitario nazionale deve cambiare in meglio, ma come. Epidemiologia & Prevenzione 2014;38(2):89–90. 
Added by: Mauro Iossa (23/09/2014, 16:49)   
Resource type: Journal Article
BibTeX citation key: Porcile2014
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Categories: Economia sanitaria, Gruppi occupazionali, Igiene, Legislazione
Subcategories: Contabilità generale, Epidemiologia, Infermieri, Legislazione sanitaria, Medici, Servizio sanitario nazionale
Keywords: Controllo di gestione, Educazione sanitaria, Promozione della salute
Creators: Porcile
Publisher:
Collection: Epidemiologia & Prevenzione
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Abstract
Si possono identificare 4 ambiti in cui è auspicabile un miglioramento del SSN. SOSTENIBILITÀ ECONOMICA: l’aumento esponenziale dei costi sanitari in medicina, soprattutto in alcune branche specialistiche (per esempio l’oncologia), impone un’etica della responsabilità che incentivi ciascun operatore a perseguire gli stessi obiettivi e gli stessi risultati con il minor impiego possibile di risorse. Sembra difficile ma non impossibile. ECCESSO DI PRESTAZIONI E DI TECNOLOGIA: «Fare di più non significa fare meglio» è lo slogan della slow medicine, che si batte per una medicina «sobria, rispettosa, giusta». Il consumismo sanitario, l’ipermedicalizzazione, l’alta tecnologia e la medicina difensiva hanno portato a un aumento di prestazioni a cui non è corrisposto un aumento di salute. «Più salute e meno sanità» potrebbe essere lo slogan. IL RAPPORTO CON IL PAZIENTE: Il rapporto fra medico e persona assistita, sia essa cittadino sano (per esempio, sottoposto a screening) o malato, deve ulteriormente evolvere da un rapporto lineare persona-persona a quello più complesso équipe-malato. PREVENZIONE: i programmi di screening devono essere implementati limitatamente alle indicazioni evidence-based evitando campagne di dubbia utilità che comportano soltanto anticipazione diagnostica o di dubbia efficacia. Informazione, educazione sanitaria, promozione della salute e aggiornamento professionale, tesi a instaurare stili di vita corretti a livello individuale (fumo, eccesso ponderale, sedentarietà, rapporti sessuali a rischio ecc.), sono la prima forma di prevenzione primaria. Oggi una prevenzione primaria efficace rappresenta il più valido determinante di salute e, di conseguenza, una forma di risparmio economico sicura.
(A cura di Mauro Iossa).
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