Indice della
Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma

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Ruffini Ermanno, Gesuita Rosaria, Compagnoni Luigina, Tubaldi Lucia, Infriccioli Giovanna, Vianelli Patrizia, et al.. Lo screening prenatale e la prevalenza dell’infezione da epatite B nelle donne in gravidanza nelle Marche: differenze tra gruppi etnici. Epidemiologia & Prevenzione 2016;40(2):111–115. 
Added by: Mauro Iossa (07/02/2017, 21:14)   Last edited by: Mauro Iossa (07/02/2017, 21:23)
Resource type: Journal Article
BibTeX citation key: Ruffini2016
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Categories: Igiene, Infermieristica specialistica
Subcategories: Infermieristica in ostetricia e ginecologia, Malattie infettive
Creators: Basili, Bonifazi, Compagnoni, Dieni, Genca, Gesuita, Infriccioli, Ruffini, Tubaldi, Vianelli
Publisher:
Collection: Epidemiologia & Prevenzione
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Abstract
(Trascritto dall’articolo)
OBIETTIVI: valutare l’epidemiologia dell’infezione da epatite B nelle gestanti che vivono nelle Marche, in base alla provenienza.
DISEGNO: studio osservazionale trasversale condotto da maggio 2011 ad aprile 2012 che ha coinvolto 13 dei 15 centri nascita delle Marche.
SETTING E PARTECIPANTI: i dati sierologici dell’infezione da epatite B sono stati ottenuti durante l’esecuzione dello screening prenatale obbligatorio. Il numero totale delle gestanti è di 10.232, di cui 7.669 di nazionalità italiana (74,9%) e 2.563 straniere (25,1%).
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: tasso di adesione allo screening sierologico prenatale e prevalenza dell’infezione da epatite B in gestanti italiane e straniere. I limiti di confidenza al 95% sono stati calcolati utilizzando il metodo esatto per le proporzioni. Il test per le proporzioni è stato applicato per effettuare i confronti fra gruppi, utilizzando un livello di significatività pari a 0,05.
RISULTATI: il tasso di adesione allo screening sierologico prenatale e la prevalenza complessiva dell’infezione da epatite B in gravidanza sono stati 98,6% e 0,8%, rispettivamente. Nelle donne straniere rispetto alle autoctone le differenza dell’adesione allo screening e della prevalenza dell’infezione sono significative (96,7% vs. 99,3% e 2,7% vs. 0,2%). La prevalenza più elevata è stata osservata nelle donne in gra¬vidanza provenienti dalla regione del Pacifico occidentale, dall’Europa dell’Est e dall’Africa (7,0%, 4,0% e 3,3%, rispettivamente). Più della metà dei casi di gestanti positive all’antigene di superficie dell’epatite B sono originarie dell’Albania e della Cina (60,6%). La prevalenza per l’infezione da epatite B è stata significativamente più alta nelle donne provenienti dalla Cina (8,1%), dall’Albania (7,7%), dall’Ucraina (7,2%) e dal Senegal (6,1%).
CONCLUSIONI: lo studio sottolinea la necessità di organizzare interventi mirati per facilitare l’accesso ai programmi di screening prenatale alle donne straniere per un migliore controllo dell’infezione da epatite B nelle Marche.

(A cura di Mauro Iossa).
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