Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche
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| Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
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Greco Mario. Il medico di medicina generale risponde del danno erariale cagionato alla P.A. dal rilascio di certificazioni false che abbiano favorito l’assenteismo di un assistito pubblico impiegato [rassegna di giurisprudenza]. Mondo sanitario 2019;26(3):38–40. Added by: Roberto Accettone (04/03/2020, 10:22) Last edited by: Roberto Accettone (04/03/2020, 10:43) |
| Resource type: Journal Article BibTeX citation key: Greco2019g View all bibliographic details  |
Categories: Legislazione Subcategories: Sentenze penali Creators: Greco Publisher: Collection: Mondo sanitario |
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| Abstract |
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(Trascritto dall’articolo). Il medico di m.g., in quanto medico del SSN, ha il dovere - contrariamente a quanto avvenuto nella fattispecie - di verificare con attenzione e diligenza professionale l’esistenza della sintomatologia (di natura psichica) accusata dall’assistito e valutare, sulla base degli opportuni approfondimenti clinici del caso, le sue condizioni fisiche e la loro concreta incompatibilità con l’attività svolta dall’interessato. In presenza di un pubblico dipendente nella veste di debitore principale verso l’erario, la responsabilità erariale del medico di m.g. - il cui operato, gravemente colposo ma non doloso, abbia concorso a cagionare il danno patito dalla P.A. - assume natura sussidiaria, come tale perseguibile solo dopo l’inutile escussione del patrimonio del dipendente. Secondo consolidata giurisprudenza, quando sia stato accertato che il medico ha tenuto, per colpa grave, una condotta negligente e imprudente non è applicabile la causa di non punibilità ex art. 6 L. n. 24/2017 (cd. legge Gelli-Bianco), che concerne solo la colpa per “imperizia”, né l’art. 3 L. 189/2012 (cd. legge Balduzzi) che ha depenalizzato soltanto la colpa lieve. |