Riassunto: "I morti insegnano ai vivi": questa iscrizione si trova all'ingresso di alcune sale settorie o anfiteatri anatomici di Università italiane e straniere, ad indicare come l'esame del cadavere costituisca ancora la modalità più efficace per imparare l'anatomia umana e per sperimentare nuove tecniche chirurgiche: La difficoltà di avere cadaveri da destinare allo studio e alla formazione degli studenti e degli specializzandi ha portato a sviluppare programmi multimediali e di simulazione virtuale da usare nella didattica, ma rimangono ancora dei dubbi sulla efficacia di tali tecnologie quando comparate con lo studio diretto dei cadaveri umani. Alcuni studi hanno confrontato, infatti, l'efficacia dell'apprendimento nelle facoltà di medicina dei più diffusi programmi multimediali (che usano strumenti di simulazione utilizzando immagini ad alta risoluzione con cui si possono realizzare dissezioni virtuali) con il tradizionale laboratorio in cui gli studenti eseguono dissezioni sul cadavere reale. E i risultati hanno mostrato che quest'ultimo ha offerto un significativo vantaggio rispetto al programma di simulazione multimediale in termini di misurazioni, capacità di identificare i punti di repere e di darne spiegazione. Viene raccomandata pertanto la necessità di strategie pedagogiche per supportare il trasferimento dell'applicazione simulata a quella della reale conoscenza anatomica.
(A cura di Giuliana Covelli).