(Trascritto dall’articolo).

Negli ultimi anni si riscontra un aumento della realizzazione e attuazione di misure e leggi contro la violenza di genere e per la protezione delle sue vittime: punibilità per il reato di abuso sessuale, la nascita di enti per l’accoglienza e l’attuazione di protocolli d’intervento per l’assistenza sociosanitaria. Le ultime statistiche ISTAT del 2015, riferentesi ai dati del 2014, confermano le conseguenze sociali di questo fenomeno. Infatti, in Italia, confrontando i dati ISTAT 2015 con quelli del 2007, si evince che le donne tendono a denunciare di più, ne parlano di più e chiedono aiuto più spesso ai centri antiviolenza, ai vari servizi territoriali e alle strutture ospedaliere. Obiettivo: analizzare il fenomeno e le ripercussioni dal punto di vista fisiopatologico, psicologico e sociale. Descrivere gli sviluppi nell’assistenza infermieristica rispetto alle strategie sociali/aziendali messi in atto (strumenti operativi, protocolli, procedure) e la percezione del problema tra i professionisti sanitari (infermieri e non). Metodologia: è stata condotta una revisione della letteratura sui seguenti motori di ricerca e banche dati: PubMed, Cinhal, Medline e Google Scholar. Sono state utilizzate le parole chiave “violence, nurse, assistance, forensics nurse, violence against woman, forensics nurse examination, nursing assistance and violence against woman” abbinate con gli operatori AND e OR e sono stati inseriti nella revisione 46 articoli. Risultati: le donne vittime di violenza sono sempre in aumento e gli infermieri di pronto soccorso dovrebbero essere formati a gestire questo tipo di paziente, in quanto molto spesso gli operatori si sentono impreparati. Per far fronte al problema molte aziende stanno mettendo in atto protocolli e riorganizzazioni dei punti di accoglienza, come ad esempio il codice rosa. Conclusioni: grazie ad una presa di coscienza del problema, sempre più donne accedono al pronto soccorso. Il personale sanitario che deve affrontare queste emergenze, deve possedere un’adeguata formazione,t ale da consentire una rilevazione precoce della richiesta di aiuto con seguente segnalazione, una diagnosi globale multidisciplinare volta al sostegno e recupero della vittima.