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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Balistreri Maurizio, Umbrello Steven. Il viaggio nello spazio non costituisce una condizione di eccezionalità morale. Ciò che si ottiene nello spazio si ottiene anche sulla Terra. Medicina e morale 2022;71(3):311–321. 
Added by: Giuliana Covelli (10/04/2023, 08:27)   
Resource type: Journal Article
ID no. (ISBN etc.): ISSN 0025-7834
BibTeX citation key: Balistreri2022
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Categories: Biologia, Etica
Subcategories: Biotecnologie, Biotecnologie sperimentali, Dilemmi etici, Genetica, Organismi geneticamente modificati, Responsabilità
Keywords: Beneficialità
Creators: Balistreri, Umbrello
Publisher:
Collection: Medicina e morale
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Abstract

(Trascritto dall’articolo).

Oggi si discute sempre più sulle questioni etiche e, in particolare, bioetiche dei viaggi e della colonizzazione dello spazio. È ovvio che nel dibattito si può trovare un’ampia varietà di prospettive relative alle questioni etiche e all’accettabilità morale delle diverse possibilità tecnologiche impiegabili per affrontare le difficoltà dei viaggi nello spazio. Le soluzioni morali che sono state proposte coprono un ampio ventaglio di interventi: dal potenziare gli astronauti umani attraverso interventi di modificazione genetica al modificare gli ambienti dei pianteti per renderli più ospitali. Questo articolo si confronta con le posizioni espresse recentemente su quest’argomento da Mirko Daniel Garasic: egli sostiene che il biopotenziamento degli astronauti è moralmente accettabile perché non soltanto è funzionale, ma necessario e che, tuttavia, questa conclusione vale per i viaggi nello spazio ma non si applica alla Terra. Questo articolo intende mostrare che la posizione di Garasic non è filosoficamente convincente attraverso tre argomenti: quando esamina la nostra responsabilità nei confronti delle generazioni future egli fa riferimento ad un principio morale (che noi chiameremo della mera sopravvivenza) che, oltre ad essere vago, non è moralmente accettabile; l’idea che il biopotenziamento umano non sia naturale non soltanto è discutibile, ma moralmente irrilevante; non è vero che le situazioni che possono presentarsi nei viaggi nello spazio non si possono presentare sulla Terra. La nostra conclusione è che il biopotenziamento degli esseri umani sulla terra attraverso interventi di modificazione genetica non soltanto è consentito, ma in determinate circostanze potrebbe essere anche moralmente necessario.


  
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