Indice della
Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma

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Corsano Barbara, Sacchini Dario, Pannocchia Nicola, Spagnolo Antonio G. Dialisi nel fine vita: quando è eticamente giustificato desistere. Medicina e morale 2022;71(3):333–343. 
Added by: Giuliana Covelli (10/04/2023, 08:49)   
Resource type: Journal Article
ID no. (ISBN etc.): ISSN 0025-7834
BibTeX citation key: Corsaro2022
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Categories: Etica, Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica
Subcategories: Accanimento terapeutico, Biodiritto, Buona pratica clinica, Casi clinici, Cure palliative, Dignità, Diritti dei pazienti, Etica professionale, Infermieristica in nefrologia, Qualità di vita, Rapporto operatori sanitari-famiglia, Sospensione della terapia, Tutela dei pazienti
Keywords: Abuso farmacologico, Accompagnamento alla morte, Dignità, Emodialisi, Nefrologia
Creators: Corsano, Pannocchia, Sacchini, Spagnolo
Publisher:
Collection: Medicina e morale
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Abstract

(Trascritto dall’articolo).

Introduzione: la malattia renale cronica è una causa significativa di decesso. I malati che progrediscono verso la malattia renale allo stadio terminale spesso iniziano la dialisi come trattamento salva-vita. Esistono diverse questioni etiche relative alle decisioni di iniziare/non iniziare o mantenere/non prolungare la dialisi, in particolare per i pazienti con deficit cognitivo e comorbilità, dove la decisione diventa più complessa. Obiettivo: attraverso il caso di un paziente di 56 anni, affetto da cancro laringeo e insufficienza renale cronica end-stage in trattamento sostitutivo emodialitico trisettimanale – oltre che da altre comorbidità – si intendono approfondire gli aspetti etici connessi alla valutazione della proporzionalità e dell’appropriatezza etico-clinica del trattamento dialitico in pazienti che hanno una prognosi infausta “quoad vitam” a breve termine e presentano deficit cognitivo. Discussione: il trattamento dialitico, quale trattamento sostitutivo della funzione renale, sebbene abbia sempre una finalità palliativa e sia tecnicamente praticabile, in determinate circostanze potrebbe configurarsi come ostinazione irragionevole ed essere un penoso prolungamento del processo del morire. Conclusioni: nel valutare l’appropriatezza clinica e la proporzionalità del trattamento dialitico è stata importante una valutazione interdisciplinare e il coinvolgimento dei familiari che ha portato all’elaborazione di un documento condiviso di orientamento etico assistenziale. All’interno di tale documento sono stati individuati gli obiettivi di cura e ciò che rappresentava il miglior bene per il paziente.


  
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