(Trascritto dall’articolo).                                                                                                                                                                                                                                    Introduzione Il sonno rappresenta un bisogno fondamentale per il mantenimento di una buona qualità di vita e del benessere fisico, sociale, ed emotivo dell’individuo. L’ospedalizzazione in contesti ad alta intensità di cura può determinare un ostacolo al sonno e una scarsa qualità. Gli infermieri possono svolgere un ruolo chiave nel miglioramento della qualità del sonno dei pazienti ospedalizzati. Obiettivo L’obiettivo di questo studio è indagare la qualità del sonno nel paziente ricoverato in un’unità di terapia intensiva coronarica e identificare i fattori di disturbo ambientali, al fine di individuare gli interventi di miglioramento legati all’assistenza infermieristica, sulla base dello stato dell’arte disponibile. Materiali e Metodi È stato condotto uno studio osservazionale monocentrico su un campione di pazienti afferenti ad un’Unità di Terapia Intensiva Coronarica del torinese, nel periodo tra Aprile e Maggio 2022. Lo strumento utilizzato consiste in un questionario integrato dato dal Richards Campbell Sleep Questionnaire (RCSQ) e da una sezione dello Sleep in the Intensive Care Unit Questionnaire (SICUQ). Risultati Lo studio ha arruolato 31 pazienti, di cui 29 maschi e 2 femmine. La qualità del sonno negli assistiti in UTIC è risultata nella media. I fattori di disturbo ambientali principali sono stati il rumore, la luce e gli interventi assistenziali infermieristici; le fonti di interruzione sonore prevalenti sono risultate le voci, gli allarmi del cardiofrequenzimetro, della pompa infusionale e del ventilatore meccanico. Conclusioni Il sonno per i pazienti in UTIC si è rivelato, seppur mediocre, di qualità superiore rispetto a ciò che riporta la letteratura. I fattori di disturbo coincidono con i dati presentati da altri studi internazionali. È necessario che il bisogno di sonno-riposo venga considerato prioritario dall’infermiere, al fine di poter attuare interventi farmacologici, ambientali, di barriera o interni, per la promozione di una corretta igiene del sonno.