(Trascritto dall’articolo).
Nel Regno Unito, dove è stato fondato il National Health Service (NHS), si sta registrando uno degli scioperi più importanti e duraturi dell’infermieristica. L’obiettivo di questo articolo è comprendere le ragioni storiche, professionali, politiche/sociali dello sciopero degli infermieri nel Regno Unito.  Sono stati analizzati documenti storici, di letteratura e social network e sono state raccolte interviste a testimoni privilegiati. I dati sono stati sintetizzati in forma narrativa. Il 15 dicembre 2022 più di 100.000 infermieri del NHS hanno scioperato in Inghilterra, Irlanda del Nord e Galles contro il mancato adeguamento salariale; il 6 e 7 febbraio e l’1 marzo 2023 la protesta è continuata. Il miglioramento del salario può aumentare l’attrattività della professione, contrastare la perdita di infermieri che stanno lasciando il pubblico per il privato e attirare di più i giovani. Lo sciopero è organizzato in forma strutturata dal Royal College of Nursing, che offre agli infermieri precise informazioni su come deve essere spiegato ai pazienti: secondo un sondaggio il 79% della popolazione sostiene lo sciopero degli infermieri. Tuttavia, non tutti sono a favore.  Il dibattito mediatico, sui social network e professionale è appassionante e appassionato, con qualche polarizzazione tra chi è a favore e chi contro. Gli infermieri non scioperano solo per un migliore salario ma anche per aumentare la sicurezza dei pazienti. Quello che oggi registriamo nel Regno Unito è il risultato di anni di austerità, mancanza di investimenti e priorità sulla salute: una situazione simile si verifica anche in altri paesi.