(Trascritto dall’articolo).                                                                                                                                                                                                                                           Le aspettative influenzano i diversi contesti della nostra vita e, in quanto ipotesi sul futuro, ci fanno sentire meno sprovveduti di fronte a quel che ci può capitare. Ci sono quelle che somigliano ai sogni ad occhi aperti e quelle positive che si possono tradurre in obiettivi perseguibili e anche realizzabili. Possiamo imparare a distinguere tra aspettative realistiche e sogni e poi metterci all’opera per tendere a quel che desideriamo e possiamo raggiungere. Questo vale in ogni ambito della vita, compreso quello lavorativo. Il lavoro ci definisce ed è importante nella nostra vita; come ogni cosa, però, anche il lavoro può essere fonte di malessere psicofisico e di disagio. Quando le nostre aspettative non si realizzano e/o sentiamo di non realizzare quelle altrui, il lavoro può diventare tossico. Molti studi, negli ultimi decenni, si sono concentrati sui professionisti della cura e su come il lavoro di cura può diventare tossico; per questo si rende necessaria una costante verifica ed autoanalisi del proprio ruolo. In attesa che le istituzioni si occupino adeguatamente del problema, il professionista deve impegnarsi in un lavoro introspettivo di analisi di sé, per continuare a formarsi, aggiornarsi e crescere, in competenza ed emotivamente. In questo articolo presentiamo un metodo per liberarci da uno schema comportamentale limitante e dalle reazioni che ne conseguono, attivando quella che Goleman chiama l’Alchimia delle Emozioni. Lo scopo è quello di fornire strumenti per educare la mente a lasciar andare i pensieri e i sentimenti che ci trascinano fuori dal presente e a stabilizzare la consapevolezza sulla nostra esperienza immediata. Se ci alleniamo con pazienza, costanza e fiducia questi suggerimenti possono rivelarsi utili per reagire in modo “funzionale” ad un contesto lavorativo che può essere divenuto tossico e costruire un diverso modello di cura che sia valido per il malato ed anche per il curante.