Indice della
Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma

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Oriani Giulia. La sfera relazionale-comunicativa della persona affetta da demenza: L’esperienza di una realtà italiana. NEU 2022;41(1):28–40. 
Added by: Paola Gentili (28/08/2023, 14:24)   
Resource type: Journal Article
BibTeX citation key: Oriani2022
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Categories: Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica, Metodologia dell'assistenza infermieristica
Subcategories: Comunicazione, Cure complementari, Infermieristica in geriatria
Keywords: Demenze, Disturbi del comportamento
Creators: Oriani
Publisher:
Collection: NEU
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Abstract

(Trascritto dall’articolo).                                                                                                                                                                                                                                              Introduzione. La demenza è un disturbo neuro-cognitivo che determina la compromissione della memoria e di almeno una funzione cognitiva, con una graduale perdita dell’autonomia. Essa colpisce circa 50 milioni di persone nel mondo, con un’incidenza di 10 mln di nuovi casi all’anno. Obiettivo di questa ricerca è quello di identificare gli interventi efficaci nel ridurre le difficoltà comunicative riscontrate nella persona affetta da demenza e determinarne l’impatto sul malato e sui caregivers. Metodo. Ricerca bibliografica sulle principali banche dati escludendo articoli precedenti il 1980, non in inglese e non attinenti al quesito di ricerca. Visita presso una struttura dementia friendly per valutare l’applicazione pratica di quanto appreso dalla ricerca. Risultati. Gli articoli confermano come le difficoltà comunicative influenzino negativamente la qualità di vita della persona demente e dei caregivers. I famigliari di questi pazienti presentano sintomi di anticipazione del lutto, maggior rischio di depressione e riduzione della qualità dell’assistenza fornita. Tali sintomi si riflettono sul malato, con un declino più rapido delle condizioni cliniche. Sono state identificate le strategie migliori per limitare gli elementi negativi per la comunicazione, come per esempio l’utilizzo di elderspeak. Viene inoltre suggerito l’uso di supporti grafici per rendere il malato parte attiva dell’interazione. La struttura visitata dimostra come l’attuazione di interventi volti a soddisfare i bisogni inespressi delle persone affette da demenza contribuisca a ridurre i sintomi negativi ed il ricorso alle contenzioni. Conclusioni. Questa ricerca ha dimostrato come gli interventi eseguiti correttamente per stimolare una comunicazione efficace siano utili nel ridurre eventi critici e, quindi, nel migliorare la qualità di vita della persona. Si sottolinea inoltre l’importanza dell’attenzione alla sfera emotiva dei famigliari, spesso dimenticata. Si aprono quindi prospettive future interessanti per i professionisti sanitari, in particolare per l’infermiere specialist, dall’educazione comunitaria sulla demenza alla gestione secondo evidenze scientifiche del paziente e del nucleo famigliare.


  
Notes
Bibliografia presente.
  
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