(Trascritto dall’articolo).
Nonostante lo sviluppo tecnologico in ambito sanitario nella maggior parte dei Paesi industrializzati, vi sono ancora molte problematiche in ambito extraospedaliero in quella che è chiamata ‘medicina della catastrofe’. Un esempio eclatante è il bombardamento avvenuto nel 2016 all’ospedale di Medici Senza Frontiere in Siria e ad Aleppo’, oppure eventuali calamità naturali. In tal caso, l’efficacia degli ospedali da campo è messa a dura prova, così come la vita degli occupanti. Si stima che oltre 85.000 persone ogni anno vengano infettate sul luogo dell’operazione e circa a 18 milioni non siano garantite operazioni di routine. Tutto ciò si traduce in un innalzamento della percentuale di mortalità globale. Le attrezzature oggi, tecnologicamente avanzate rispetto a ieri, hanno l’obiettivo di migliorare e in parte rivoluzionare la medicina d’urgenza.