(Trascritto dall’articolo) .
La contenzione, pratica attuale e trasversale a differenti luoghi di cura e tipologie di pazienti, è oggi intesa, in un dibattito ancora aperto, come atto non sanitario, di regola penalmente illecito e solo eccezionalmente giustificato. Tale assunto viene approfondito nelle sue possibili implicazioni, quali quelle concernenti il rapporto fra contenzione e dignità umana, e criticità, rintracciabili – queste ultime – nell’applicazione ad essa delle scriminanti della legittima difesa e dello stato di necessità, e negli effetti negativi che detta pratica può arrecare al carattere consensuale e fiduciario della relazione fra professionista sanitario e paziente.