Il decreto legge 21 settembre 2021, n. 127, convertito nella legge 19 novembre 2021, n. 165, ha abolito il vincolo di incompatibilità per gli operatori delle professioni sanitarie, inclusi gli infermieri del comparto sanitario, consentendo loro di svolgere attività libero professionale al di fuori dell'orario di lavoro, secondo l'articolo 3 quater. Il successivo decreto legge 30 marzo 2023, n. 34, convertito nella legge 26 maggio 2023, n. 56, ha introdotto un monitoraggio periodico sull'attuazione di questa disposizione. Attualmente, la possibilità di esercitare attività infermieristica in regime libero professionale, anche per dipendenti pubblici, è prevista fino al 31 dicembre 2025. L'autorizzazione per svolgere incarichi al di fuori dell'orario di lavoro è richiesta, ma l'amministrazione deve garantire principalmente le esigenze organizzative del servizio sanitario nazionale e il rispetto della normativa sull'orario di lavoro, senza più valutare cause di incompatibilità. Gli infermieri devono aprire una partita iva e iscriversi presso la cassa previdenziale ENPAPI per adempiere agli oneri fiscali e contributivi. Questa liberalizzazione è vista come un passo innovativo e rivoluzionario, in quanto, la nuova disposizione consente al personale infermieristico pubblico dipendente, al pari di quello medico, di poter esercitare la professione anche in regime libero professionale.

 (A cura di Simone Ciucciarelli).