(Trascritto dall'articolo).
Studi recenti hanno sottolineato l’impatto che la malattia renale cronica (CKD) ha sul benessere dei pazienti e la necessità di un supporto per la salute mentale. Tuttavia, la letteratura suggerisce che il supporto psicologico non è spesso richiesto dai pazienti e non sono note le barriere ed i pregiudizi che impediscono loro di accedere alle cure di salute mentale. Questo studio si propone di analizzare il livello di benessere dei pazienti con CKD e di esplorare la loro richiesta di supporto psicologico, nonché le possibili barriere/leve che li motivano a cercare un supporto psicologico. È stato condotto uno studio trasversale che ha coinvolto 361 pazienti italiani con diagnosi di malattia renale cronica. L’impegno sanitario dei pazienti è stato misurato con la Patient Health Engagement Scale (PHE-s); l’ansia e la depressione sono state valutate rispettivamente con la Zung Self-rating Anxiety Scale e la Zung Self-rating Depression Scale. La qualità della vita è stata misurata con un item ad hoc. Sono state raccolte anche le caratteristiche demografiche. La maggior parte dei pazienti era di sesso maschile (66,9%) e l’età media era di 57 anni. Nel complesso, il 19% dei pazienti ha riferito un basso livello di impegno per la salute e quasi il 30% del campione ha riferito un basso livello di qualità della vita. Il 61,9% ha riferito sintomi depressivi e l’11,6% degli intervistati ha segnalato la presenza di ansia. Tuttavia, solo il 40,5% ha riferito di aver pensato di chiedere un supporto psicologico. Sebbene i partecipanti allo studio abbiano spesso segnalato bisogni psicologici, sembra che sia difficile per loro tradurli in una vera e propria richiesta psicologica, a causa dei pregiudizi nei confronti degli psicologi e dello stigma legato ai pazienti in trattamento psicologico.