Indice della
Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma

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Fanton Elena, Tasca Tiziana, Costa Claudio, Brugnolli Anna. La formazione dell’operatore sociosanitario con formazione complementare in assistenza sanitaria: scenario attuale e prospettive future. Assistenza infermieristica e ricerca 2023;42(4):218–234. 
Added by: Fernando Barberini (03/02/2024, 18:11)   
Resource type: Journal Article
BibTeX citation key: Fanton2023
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Categories: Gruppi occupazionali, Legislazione, Management
Subcategories: Formazione del personale, Legislazione sanitaria, Organizzazione del lavoro, Personale ausiliario
Keywords: Formazione regionale, Modelli organizzativi
Creators: Brugnolli, Costa, Fanton, Tasca
Publisher:
Collection: Assistenza infermieristica e ricerca
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Abstract

(Trascritto dall’articolo).
La formazione complementare in assistenza sanitaria dell’operatore sociosanitario (OSS), avviata nel 2003, ha avuto uno scarso impatto sulle organizzazioni sanitarie. Obiettivo di questo lavoro è analizzare, attraverso le normative regionali emanate negli ultimi tre anni, lo stato attuale della formazione complementare in assistenza sanitaria e proporre alcune raccomandazioni per l’inserimento di tale operatore nelle équipe assistenziali.  L’analisi dei documenti è stata condotta rispetto a sei temi principali: destinatari e ammissione ai corsi, organizzazione dei corsi, caratteristiche, valutazione dell’apprendimento, responsabilità dell’OSS con formazione complementare in assistenza sanitaria (OSS-FC), competenze e abilità attese.  I risultati evidenziano la necessità di aggiornare e uniformare i contenuti dei corsi, orientandoli maggiormente verso i problemi sociosanitari attuali e futuri, nonché di rendere più omogenea la struttura organizzativa per garantire standard elevati a livello nazionale. Lo sviluppo di competenze dell’OSS si associa alla necessità di adottare modelli assistenziali e organizzativi innovativi per migliorare la capacità di risposta ai bisogni assistenziali degli assistiti, profondamente mutati negli ultimi vent’anni.  Gli operatori con competenze differenziate devono integrarsi con le altre figure per garantire sicurezza, appropriatezza, efficacia ed efficienza: l’infermiere può, liberare tempo-assistenza per concentrarsi sulle proprie competenze di pianificazione assistenziale, promozione della salute, educazione terapeutica, gestione delle transizioni e funzioni specialistiche.

 

 

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