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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma

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Vanzi Valentina, Caggianelli Gabriele, D'Angelo Daniela. Adapting shift work schedules for sleep quality, sleep duration, and sleepiness in shift workers [Commentary al Cochrane]. Infermiere Oggi 2023;33(3):55–57. 
Added by: Simone Ciucciarelli (27/02/2024, 09:19)   
Resource type: Journal Article
BibTeX citation key: Vanzi2023
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Categories: Gruppi occupazionali, Legislazione, Management
Subcategories: Benessere organizzativo, Burnout, Infermieri
Keywords: Turni di lavoro, Turni notturni
Creators: Caggianelli, D'Angelo, Vanzi
Publisher:
Collection: Infermiere Oggi
Views: 11/41
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Abstract

Il presente contributo rappresenta un commentary alla revisione Cochrane intitolata: “Adapting shift work schedules for sleep quality, sleep duration, and sleepiness in shift workers”, pubblicata nel 2023 nel database della Cochrane Library. Il lavoro su turni, definito come un metodo di organizzazione dell'orario di lavoro in cui i dipendenti si alternano sul posto per consentire all'azienda di essere attiva per più ore, è una pratica diffusa che coinvolge una percentuale significativa di lavoratori in Europa e Nord America, tra cui molti infermieri. Tuttavia, questo tipo di programmazione lavorativa può avere gravi conseguenze sulla salute, incluso il disallineamento circadiano e la privazione del sonno, che a lungo termine possono portare a varie malattie, comprese patologie gastrointestinali, cardiovascolari, metaboliche, oncologiche e problemi di salute mentale. Per affrontare gli effetti negativi dei turni lavorativi, è essenziale valutare le possibili modifiche alla programmazione, come la durata dei turni, la sequenza e la rotazione. Studi recenti hanno esaminato diversi aspetti della turnistica, ma le evidenze sulle migliori pratiche sono ancora incerte. La rotazione dei turni, sia in avanti che all'indietro, sembra avere un impatto limitato sulla durata e sulla qualità del sonno, anche se potrebbe ridurre la sonnolenza durante il lavoro. È importante sottolineare che nessuno degli studi inclusi ha specificamente esaminato la turnistica degli infermieri, nonostante il loro coinvolgimento frequente in turni lavorativi prolungati. Ciò suggerisce la necessità di ulteriori ricerche specifiche su questa categoria di lavoratori per comprendere appieno gli effetti della turnistica sulla loro salute e sui loro ritmi circadiani.

(A cura di Simone Ciucciarelli).


  
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