(trascritto dall’articolo).

La Regione Molise con il decreto del Commissario ad acta n. 87/2020 ha recepito il “Secondo Position Paper sui farmaci biosimilari” redatto da AIFA e pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 104/2018, prendendo atto che i biosimilari sono prodotti intercambiabili con i corrispondenti originator di riferimento. Nel provvedimento si sottolinea che i medici prescrittori, nonostante abbiano il compito di contribuire ad un utilizzo appropriato delle risorse ai fini della sostenibilità del sistema sanitario, hanno piena libertà di scelta sull’utilizzo dei farmaci biologici anche per quelli risultati non aggiudicatari di gara, purché le prescrizioni siano corredate da una relazione tecnica che indichi le ragioni necessarie alla prescrizione del farmaco oppure è necessaria la presenza di una segnalazione di sospetta reazione avversa del farmaco aggiudicatario di gara che ne giustifichi il mancato utilizzo. È stata condotta un’analisi retrospettiva, confrontando i dati relativi alle annualità 2021 e 2022, successive al recepimento del Secondo Position Paper sui Biosimilari da parte della Regione Molise avvenuto nel 2020. È stata utilizzata la piattaforma statistica FARMASTAT per identificare i dati di consumo ed il numero di pazienti in trattamento con i farmaci biologici. È seguita un’analisi dei costi per valutare l’impatto economico e il risparmio della spesa imputabile all’utilizzo del biosimilare rispetto all’originator, utilizzando la piattaforma aziendale AREAS. I dati attualmente disponibili supportano l’equivalenza dei biosimilari in termini di qualità ed efficacia, rispetto ai prodotti di riferimento. Come sottolineato da AIFA, la scelta di trattamento rimane una decisione affidata al medico prescrittore. L’incremento dell’utilizzo dei farmaci biosimilari è il risultato della costante collaborazione tra farmacisti e clinici. Una aumentata sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale può essere raggiunta mediante un maggiore utilizzo dei farmaci biosimilari che oltre a comportare un netto risparmio economico, permette di garantire l’accessibilità alle cure ad un maggior numero di pazienti