Mazza Eduardo, Pizzirusso Martina, Mancusi Michele, Ciuccio Antonietta, Miceli Marianna, D'Ambrosio Floriana, et al.. Gli infermieri nelle cure primarie. Indagine di follow-up sulle modifiche delle abitudini comportamentali nella popolazione di un quartiere di Roma dopo interventi educazionali interdisciplinari per la promozione della salute cardiovascolare. Infermiere Oggi 2023;33(4):15–26.
Added by: Mario Valletta (03/03/2024, 15:51)
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Abstract
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(Trascritto da articolo).
Introduzione: le malattie cardiovascolari (MCV) in Italia sono responsabili del 30% dei decessi ogni anno, pertanto la prevenzione ha l’obiettivo di ridurre e controllare i molteplici fattori di rischio. E’stato dimostrato che interventi educativi di natura multiprofessionale e la collaborazione interprofessionale migliorino gli esiti di salute soprattutto se effettuati in prevenzione primaria. In questo ambito il personale infermieristico può rendere più consapevole il cittadino sui rischi derivanti da comportamenti inadeguati o da situazioni particolarmente pericolose per la salute. In questo articolo viene presentato il contributo dell’infermiere nell’ambito preventivo, di responsabilizzazione del paziente e di monitoraggio dell’autocura.
Materiali e metodi: studio longitudinale per monitorare i cambiamenti comportamentali della popolazione non affetta da MCV a tempo 0,6,12 e 18mesi effettuato da settembre 2018 a luglio 2020. Il campione, di età compresa tra i 35 e 69 anni, è stato reclutato presso gli studi dei MMG del quartiere Torresina di Roma su cui viene fatto a tempo O: una stima del rischio con il calcolo del punteggio individuale di rischio cardiovascolare (IRCV); una intervista strutturata tramite il Questionario Passi; consegnato un diario alimentare settimanale. I soggetti sono stati invitati a 3 incontri educazionali settimanali multidisciplinari. Successivamente è stato fatto un primo follow up a 6 mesi. A 12 mesi i soggetti sono stati invitati nuovamente a partecipare a 3 incontri educazionali multidisciplinari, cui ha fatto seguito la seconda visita di follow-up e calcolo dell’IRCV. A 18 mesi è stato calcolato di nuovo l’IRCV ed eseguita l’ultima visita di follow-up.
Risultati: sebbene dopo gli incontri educazionali dopo 6 mesi e 12 mesi si è osservato una diminuzione dei fattori di rischio indagati (peso corporeo, fumo, alcool, uso del sale) a 18 mesi dove i soggetti avrebbero dovuto mantenere in autonomia un corretto stile di vita, si è osservato un aumento degli indici dei fattori di rischio.
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