L’emostasi chimica avviene tramite biomateriali emostatici o sigillanti chirurgici che rispondono alle caratteristiche di biofunzionalità, bioriassorbimento e biodegradazione. Sono indicati per facilitare l’emostasi, promuovere la sigillatura dei tessuti e il supporto alla sutura. Gli obiettivi dello studio sono conoscere le proprietà degli agenti emostatici maggiormente utilizzati in chirurgia (basandosi sulle ultime evidenze scientifiche in letteratura) e sapere se possono essere un’alternativa alle tecniche tradizionali. È stata eseguita una revisione della letteratura consultando le banche dati PubMed e Cochrane Library, limitando la ricerca con retroattività di quattro anni e disponibilità del full text. Il processo di ricerca e selezione dei record è avvenuto utilizzando il PRISMA Statement. La ricerca bibliografica ha permesso di identificare 485 articoli, in seguito esclusi 26 perché duplicati e 359 perché contenenti soltanto abstract o risalenti al 2005-2017. È stata indicata una elegibilità di 100 articoli che hanno soddisfatto i criteri di inclusione. Di questi, 68 articoli sono stati esclusi perché contenenti obiettivi diversi e/o non pertinenti. Sono stati dunque considerati ai fini della revisione 32 articoli. Si può dedurre che gli agenti emostatici se applicati in determinati setting chirurgici possono essere una valida alternativa alle tecniche tradizionali in termini di complicanze intra e post operatorie. Tuttavia sono auspicabili ulteriori studi al fine di confermare i risultati ottenuti, soprattutto nel contesto italiano