(Trascritto dall’articolo).
Riassunto. Introduzione. Nel mese di novembre del 2020, all'inizio della seconda ondata della pandemia da Covid, il terzo piano del Centro Sanitario S. Giovanni di Mezzolombardo (Trento) si è nuovamente convertito in reparto Covid e si è ritenuto opportuno modificare l'organizzazione per garantire le visite dei familiari anche nel contesto Covid. Obiettivo. Indagare la percezione vissuta dai familiari, che hanno potuto eseguire la visita dei propri cari in fase di terminalità. Materiale e metodi. É stata condotta un'indagine retrospettiva sull'esperienza vissuta dai parenti, entrati a far visita ai propri cari (Covid positivi) ricoverati, sia in regime Hospice che cure intermedie. In questo studio esplorativo, di tipo qualitativo, sono state condotte delle interviste strutturate, a tutti i familiari che hanno acconsentito ad essere richiamati a tre mesi di distanza dalla visita. È stato formulato un documento per le interviste strutturate, composto da 1 1 domande, volto ad indagare le emozioni percepite dai familiari nel momento della visita e a distanza di 3 mesi; nel format predisposto per l'intervista vi era una lista di sentimenti che poteva essere integrata dai familiari. Un altro aspetto indagato è stato la soddisfazione per il modo in cui sono state organizzate tali visite. In ambito relazionale è stato valutato il rapporto vissuto con i sanitari, indagando l' efficacia della comunicazione, il sostegno e supporto ricevuti, la capacità di comprendere i bisogni e l'empatia ricevuta. Tra il mese di novembre 2020 e giugno 2021, è stato consentito l'ingresso a 158 familiari: - 152 familiari di pazienti assistiti in cure palliative Hospice e 6 di pazienti assistiti in cure intermedie. Lo studio analizza e riporta l'esperienza dei 152 familiari di pazienti assistiti in cure palliative, visto il numero esiguo dei familiari di pazienti assistiti in cure intermedie (n. 6) e la possibile diversità anche nella percezione dei familiari stessi in relazione alla fase ed il percorso diverso di malattia del proprio caro. L'ingresso in struttura è stato consentito anche a parenti in isolamento (per positività al Covid) e in quarantena (per esposizione a soggetti positivi); per queste particolari situazioni sono stati creati ulteriori percorsi di ingresso e uscita e la certificazione per lo spostamento. Principali risultati. Dei 152 familiari che hanno avuto accesso alla struttura, 93 hanno aderito alla proposta di intervista telefonica. Vi è stata una risposta emotiva importante da parte dei familiari, con riscontro di sentimenti di sollievo, gioia e gratitudine nell'esperienza fatta. Erano presenti anche la paura e la tristezza, sentimenti del tutto corretti rispetto al momento vissuto. Si è riscontrato un alto livello di soddisfazione per l'organizzazione attuata dalla struttura e per la comunicazione offerta dal personale sanitario coinvolto nell'assistenza. Conclusioni. Per i familiari intervistati, la visita è stata un'esperienza emotivamente densa di significato e sicura a livello organizzativo. Anche alla luce dello studio effettuato ad oggi si prosegue con la modalità di visita precedentemente descritta ed utilizzata nel 2020, che è stata condivisa come buona pratica all'interno dell'azienda sanitaria (APSS).