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Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Bovero Andrea, Selvatico Marta, Pierotti Vanni, Rizzo Sabrina, Torta Riccardo. La demoralizzazione nel fine vita: Caratteristiche cliniche e trattamenti. Z-PER-REVISIONE-La rivista italiana di cure palliative 2021;23(4):205–213. Added by: admin (17/04/2024, 16:15) |
Resource type: Journal Article BibTeX citation key: Bovero2021 View all bibliographic details |
Categories: General Keywords: Accompagnamento alla morte, Depressione Creators: Bovero, Pierotti, Rizzo, Selvatico, Torta Publisher: Collection: Z-PER-REVISIONE-La rivista italiana di cure palliative |
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Abstract |
(Trascritto dall’articolo).La demoralizzazione è una sindrome di distress caratterizzata da una persistente mancanza di speranza, senso di impotenza e fallimento e difficoltà di coping, e dalla perdita di significato e scopi della propria vita, aspetti che portano ad un crescente senso di sconfitta e talvolta di desiderio di morte nell’individuo. Si tratta da una condizione distinta dalla depressione, poiché centrata sulla percezione di inutilità personale e sulla mancanza di progettualità, piuttosto che su una generale anedonia e sulla mancanza di motivazione. Gli scopi di questo studio sono quelli di valutare la prevalenza della demoralizzazione in un campione di pazienti oncologici in fase terminale con un’aspettativa di vita minore di 4 mesi e un KPS minore o uguale a 50, attraverso la validazione italiana della Scala di Demoralizzazione, e di indagarne le dimensioni latenti e la possibile associazione con determinate variabili. Su 235 partecipanti, il 27,2% ha ottenuto punteggi di bassa demoralizzazione, il 50,2% media demoralizzazione e il 22,6% alta demoralizzazione. Le dimensioni latenti emerse sono 5: distress emotivo e impossibilità a reagire, perdita di senso e significato, senso di inutilità, senso di fallimento e disforia. Inoltre, si è osservato che le variabili “dignità personale”, “benessere spirituale”, “consapevolezza e comunicazione medico-paziente”, associate alla demoralizzazione, emergono come fattori protettivi da tale condizione. Considerati tali presupposti, risulta fondamentale non soltanto comprendere e rilevare la demoralizzazione e lo stato depressivo che pazienti oncologici in fase terminale possono sperimentare, ma altresì valutare i possibili trattamenti psicoterapeutici e farmacologici per una presa in carico complessiva dei pazienti.
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